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I Signori Della Corte

Intro:  G   C   Am    D D4
        G   C   Am    D D4 

      G        C             Am               D        
Alla luce dei fatti di cui sono a conoscenza
 D4    G             C             Am            D
posso dire con certezza di non essere più pazzo
             G      C            Am          D    D4    G      
di un cavallo, al limite più bello, ammessa dimostrabile
          C            Am         D
la pazzia dell'animale già citato
      G            C                Am           D
da me considerato spesso metro di misura
 D4      G          C           Am         D    
per mentali inefficienze... umane deficienze.

    G           C              Am              D        
All'epoca dei fatti ero un grande sognatore
        G               C     Am            D        
della razza che la vita la vivono col cuore,
          G               C                Am         D        
descrivevo con disprezzo la società del capitale
           G              C       Am             D        
e l'amarezza del sudore, il puzzo del sudore.
         G           C                    Am            D        
Disegnavo sulla sabbia i miei progetti esistenziali,
    G             C           Am          D        
miraggi nel deserto, gabbiani senza ali,
     G               C              Am             D        
fervevo di ambizioni di improbabile attuazione,
     G                C                Am             D        
cercavo il treno giusto ma non ero alla stazione

          G             C             Am        D       D4          
e il destino non deraglia per venirti a cercare
       G       C       Am        D          
"trovare i binari per farsi investire!"
D4   G        C      Am          D      
diceva mio nonno capo stazione
 D4   G          C      Am              D      
che vide da vicino le ruote di un vagone
 D4  G         C      Am          D     D4  
nell' ultimo istante prima di morire
    G            C             Am              D
ed io che pensavo continuasse a scherzare
D4   G         C          Am     D   D4  G      
ma   l'unico  modo per  fare  è  fare  sul  serio
     C    Am           D    D4  G
ed ora ricordo che piansi,per lui,
  C         Am D D4 (G   C   Am   D D4) X2
piansi sul se        -        rio.

   G              C         Am            D        D4
Avevo fatto strada lavorando per il circo
      G               C           Am             D
e quando dico strada non intendo la carriera
D4 G               C    Am             D     D4
intendo strada vera, solo strada vera.
              G        C        Am              D
Ho visto tutto il mondo girando in carovane,
      G               C               Am          D
era come una famiglia, ci chiamavano i gitani,
     G             C        Am                D
ho visto l'equatore poi case fatte in ghiaccio,
          G       C          Am        D
io non ero l'acrobata, io ero il pagliaccio
            G              C        Am          D    
e mi pagavano per piangere ridere e cadere,
    G        C      Am          D
schiaffi, schiaffi e calci nel sedere

             G             C              Am        D
ma il destino non deraglia per venirti a cercare
       G       C       Am        D
"trovare i binari per farsi investire!"
   G           C    Am           D
diceva mio nonno capo  stazione
       G          C       Am              D
che vide da vicino le ruote di un vagone
     G         C      Am         D
nell'ultimo istante prima di morire
    G            C            Am               D
ed io che pensavo continuasse a scherzare
      G         C          Am    D         G
ma l'unico  modo per  fare è fare sul serio
    C     Am             D         G
ed ora  ricordo che  piansi per lui,
  C        Am D    (G   C   Am   D D4) X2
piansi sul serio.

        G                   C                Am            D
Berenice ha fatto un sogno in cui io ero suo fratello,
         G           C           Am           D
disegnavo piedistalli in una ditta americana
    G               C             Am           D
di busti e manichini,  non robusti ma carini
          G          C               Am            D
e svegliatasi dal sonno non distinse più il reale
        G       C                   Am           D
dall'onirico, stette lì un po? in bilico poi decise
         G             C            Am                D
di lasciarmi per il ben più celeberrimo domatore
     G       C          Am        D
di leoni, parlando d'incesto, coraggio
          G          C            Am         D
ed illusioni e seppur lei sembrasse del tutto
           G              C              Am            D
convincente non cedetti, non crollai, non credetti
                G              C              Am            D
proprio a niente e guardandola negli occhi  nascosti
           G     C           Am            D         (G   C   Am   D)
fra i capelli di colpo diventai un lanciatore di coltelli...


       G                  C          Am             D
Berenice andava uccisa per il suo modo di fare,
     G               C             Am             D
da sempre un indecisa che può fare molto male
                G               C     Am             D
quindi ammetto son colpevole ma per autodifesa,
  G        C          Am                      D
dieci coltellate, per due le ho chiesto scusa,
          G             C        Am           D
io pensavo che lei fosse il treno da cercare
   G        C          Am           D
rideva pensava io volessi scherzare

       G         C           Am     D         G
ma l'unico  modo per  fare  è fare sul serio
    C    Am           D         G
ed ora ricordo che piansi per lei, piansi sul serio.
  C        Am D    (G   C   Am   D) X2
piansi sul se     -     rio.

       G            C             Am           D
Non cito questi fatti per smuovere clemenza
       G           C          Am               D
ma per unire i pezzi d'un vaso che si è rotto
               G           C   Am              D
per sommarsi di fratture, anche s'era duro,
      G         C                Am       D
magari inaffidabile come in bilico sul letto
           G                C              Am              D
di mia nonna, non la vedova quell'altra, che la notte
 G         C          Am           D
si produce in perfette imitazioni di biplani
         G         C                Am    
del diciotto ma io non sono matto...
D                 G      C                 Am
io non sono matto... io non sono matto!
D              G   C Am     D
io non so... A  -  ah   o - o - ah!
G                 C      Am               D
io, non sono matto, no non sono matto!
G                 C    Am     D
io, non sono matto, I     -    i
G                 C    Am               D
io, non sono matto, io non sono matto!
G                 C    Am        D
io, non sono matto, io         non...
G    C     Am    D
io   -   o   -   a   -   ah!
G    C      Am     D              G 
io   -   o         o        oh   no! 
less
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Contributor: AceFMonk Correct

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